definizione
Detta anche valvola di Bauhin, dal cognome del medico svizzero che la descrisse nel XVI secolo, è una struttura anatomica posta nella fossa iliaca destra; caratterizzata dalla presenza di due lembi di mucosa che originano dall’ileo per protrudere nel lume del crasso, delimita il confine tra il tratto terminale dell’intestino tenue e quello prossimale dell’intestino crasso.
Alcuni studiosi ritengono che la giunzione fra il tenue ed il colon sia un manicotto di fibre muscolari lisce che vanno a costituire una sorta di sfintere (sfintere-ileocecale).
Svolge una azione di controllo, regolando il transito del chilo verso il cieco; la sua funzione è di aumentare il tempo di permanenza del chimo nell’Ileo, tratto preposto all’assorbimento dei nutrienti, o impedire, chiudendosi, il reflusso del contenuto intestinale dal crasso al tenue. All’opposto consentire, aprendosi, l’afflusso del contenuto intestinale dal tenue nel crasso.
Di fatto controlla il passaggio del contenuto ileale nel ceco: per maggiori approfondimenti si veda “Valvola Ileo-Cecale: una valvola irritabile; aperta o chiusa?”
Il riempimento del colon aumenta la pressione del cieco e tende a spingere il materiale fecale all’indietro contro i lembi valvolari, determinandone la chiusura: quando il materiale fecale penetra profondamente nell’intestino tenue, è possibile sviluppare una sindrome da contaminazione batterica (S.I.B.O.) o fenomeni infiammatori legati alla superinfezione batterica o micotica del tratto; quando la valvola rimane chiusa, si possono verificare fenomeni fermentativi e putrefattivi, che danno luogo ad un quadro sovrapponibile a quello della valvola aperta.
La disfunzionalità della valvola ileo-cecale, soprattutto quando questa si infiamma, dà luogo alla cosiddetta sindrome della valvola ileo-cecale, un disturbo caratterizzato da poliedricità sintomatologica, con manifestazioni che non solo interessano l’intestino, ma che possono ripercuotersi sull’intero organismo.
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