definizione
Amminoacido naturale presente soprattutto all’interno delle foglie del tè, in particolare nel tè verde (incluso il ben noto tè matcha), ma anche in quello nero: è in grado di favorire il rilassamento e controllare lo stress; non ha direttamente un’azione ipnoinducente, ma può essere utile quando le difficoltà a dormire vedono fra le cause stress e stati ansiosi.
La teanina possiede una struttura molto simile a quella dall’amminoacido glutammina, ma presenta anche analogie con le strutture dell’acido γ-amminobutirrico (GABA) e dell’acido glutammico, due importantissimi neurotrasmettitori del nostro sistema nervoso; è un amminoacido non proteinogenico, ciò significa che diversamente da glutammina e acido glutammico essa non viene incorporata all’interno di catene polipeptidiche.
Favorisce il rilassamento, senza interferire con la capacità di attenzione e la concentrazione, la qualità del sonno; solitamente negli integratori alimentari è presente solo l’enantiomero L-teanina.
La teanina potrebbe incrementare l’effetto antitumorale di farmaci chemioterapici come la doxorubicina e l’idarubicina e potrebbe potenziare l’effetto sedativo dell’alcol e di altri farmaci ipnotici; si ne sconsiglia l’uso durante la gravidanza e nel successivo periodo di allattamento al seno.
teanina e GABA
Alla teanina vengono attribuite numerose proprietà antistress, rilassanti, sedative e ansiolitiche;
tali proprietà sembrano imputabili alla capacità di questa sostanza di fungere da substrato indiretto per la sintesi del GABA (il precursore endogeno del GABA è, infatti, l’acido glutammico), un neurotrasmettitore ad azione inibitoria che promuove la sensazione di rilassamento: assorbita rapidamente a livello intestinale e distribuita nei tessuti, la teanina oltrepassa senza ostacoli la barriera ematoencefalica, incrementando i livelli di GABA a livello cerebrale. Meno chiaro sembra il suo effetto inibitorio o stimolatorio sul rilascio di serotonina, che verrebbe modulato a seconda delle situazioni; più certa appare invece la capacità della teanina di favorire il rilascio di dopamina.
Tutte le suddette azioni si sarebbero tradotte in una netta azione ansiolitica, osservata anche attraverso l’incremento dell’attività delle onde cerebrali di tipo alfa, connesse allo stato generale di riposo e sedazione: la teanina esercita la sua azione rilassante senza provocare sonnolenza o alterare l’attenzione e la capacità di concentrazione; l’effetto sedativo della teanina è in grado di contrastare le proprietà eccitatorie della caffeina presente nel tè (o assunta attraverso altri alimenti come guaranà , mate, cola , caffè …).
teanina ed acido glutammico
Elevate concentrazioni di acido glutammico a livello delle sinapsi cerebrali potrebbero favorire la comparsa di sintomi come mal di testa, ipereccitazione, insonnia, capogiri, palpitazioni e vampate di calore: infatti l’acido glutammico, oltre ad essere un precursore del GABA, neurotrasmettitore ad azione inibitoria e rilassante, è un neurotrasmettitore eccitatorio; l’efficacia della teanina nel regolare i livelli di acido glutammico a livello cerebrale sembra legata al suo effetto modulatorio a livello dei recettori di questo neurotrasmettitore. Data l’analogia strutturale, la teanina potrebbe legarsi ai recettori dell’acido glutammico stimolandoli in maniera assai inferiore rispetto all’agonista endogeno, o addirittura inibendoli, agendo cioè da antagonista competitivo.
L’attività modulatoria nei confronti dei recettori per l’acido glutammico, giustificherebbe in parte l’azione antipertensiva centrale della teanina.
« all'indice del glossario