definizione
Disfunzione caratterizzata dalla diradata e insufficiente evacuazione fecale, dovuta a una rallentata progressione del contenuto fecale del grosso intestino, spesso associata ad alterazioni dello svuotamento dell’ampolla rettale; dal greco στῦψις (stýpsis), derivato da στύϕω (stýfo → restringere, condensare, contrarre, accatastare, ammucchiare insieme): spesso si utilizza il termine stipsi come sinonimo di stitichezza, dal greco στυπτικός (styptikós → astringente) o costipazione, dal latino constipatiō, composto da cum (→ insieme) e stipere (→ premere).
classificazione della stipsi
Esistono due forme di stipsi: la prima può essere definita “stipsi da propulsione”, comunemente definita stitichezza, legata effettivamente al rallentato transito, per alterazione della motilità dell’intestino crasso, riferibile ora a scarsa validità delle contrazioni del colon (stipsi atonica), ora a contrazioni eccessivamente prolungate o troppo energiche (stipsi spastica), che portano invariabilmente alla disfunzonalità neuro-muscolare delle cellule pace-maker dell’intestino.
La seconda è la “stipsi da espulsione”, tecnicamente definita da “deflusso”, dove il problema è riconducibile ad una alterata capacità di evacuazione e ad un’alterazione delle funzioni neuro-enteriche del tratto finale del retto.
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