definizione
Complesso di strutture diencefaliche che partecipano all’integrazione emotiva, istintiva e comportamentale; costituito da una serie di strutture cerebrali e un insieme di circuiti neuronali presenti nella parte più profonda e antica del telencefalo, correlati alle funzioni fondamentali per la conservazione della specie; dal latino limbus (→ bordo, contorno).
Si ritiene che il sistema limbico intervenga nella modulazione dello stato affettivo di base e dell’ansia, nelle reazioni di paura e in quelle aggressive, nei comportamenti alimentare e sessuale; agendo sui neuroni ipotalamici che secernono il releasing factor della corticotropina, attivi la liberazione dello ACTH e che, tramite il Sistema Neuro-Vegetativo, influenzi lo stato funzionale di vari organi, quali il cuore, i vasi sanguiferi, la colecisti, l’intestino e la vescica.
È implicato nell’integrazione dell’olfatto, nella memoria a breve termine, nella gestione delle emozioni e dell’umore, partecipa allo sviluppo del senso di autocoscienza determinando il comportamento dell’individuo; nell’uomo comprende il lobo limbico, l’ippocampo, l’amigdala, i nuclei talamici anteriori e la corteccia limbica.
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