sindrome delle gambe senza riposo

« all'indice del glossario

definizione

La «restless legs syndrome» (RLS – termine coniato intorno al 1940 dal un neurologo svedese Ekbom, che per primo descrisse accuratamente le evidenze cliniche della malattia), conosciuta anche come «sindrome di Wittmaack-Ekbom», è un disturbo che provoca un forte bisogno di muovere le gambe: spesso viene descritta come una sensazione spiacevole alle gambe, che in genere sono doloranti ma che migliorano leggermente muovendole, con la presenza di formicolii ed il bisogno di strisciare le gambe fra di loro; occasionalmente, possono essere colpite anche le braccia, il tronco e persino un arto fantasma ed il movimento della parte del corpo coinvolta provoca un sollievo temporaneo.

La RLS può iniziare a qualsiasi età, compresa l’infanzia, ed è una malattia progressiva per alcuni, mentre i sintomi possono regredire in altri; viene considerata una malattia fantasma («spectrum disease»), cioè un disturbo mentale, con sintomi e tratti singolari con alcune persone che sperimentano solo un lieve fastidio mentre altre hanno gravi disturbi del sonno e menomazioni nella qualità della vita: è una malattia dall’esordio subdolo, responsabile però di sofferenze e disagi che gravano drammaticamente sulla qualità di vita di chi ne è affetto.

I sintomi caratteristici associati alla sindrome delle gambe senza riposo sono piuttosto difficili da definire: la maggior parte dei pazienti colpiti, infatti, fatica nella descrizione precisa del disturbo; è possibile riportare tre caratteri generali che si riscontrano costantemente nella malattia:

⇒ disestesie e disturbi della sensibilità agli arti inferiori;

⇒ movimenti involontari delle gambe, talvolta anche delle braccia, associata (o meno) a parestesie;

⇒ impellente necessità di muovere le gambe: il movimento, come il camminare o lo scuotere gli arti, conferisce sollievo immediato, anche se temporaneo, mentre si osserva un peggioramento con il riposo;

⇒ peggioramento nelle ore serali o notturne.

sintomi

Dolore, contrazioni notturne o movimenti incontrollati delle gambe, indolenzimento muscolare, «un prurito che non puoi grattare», «una sensazione di formicolio e irrequietezza, come se ci fosse qualcosa che striscia sulle gambe», uno spiacevole «solletico che non si ferma», brividi, solletico o prurito, nonostante non vi sia alcun problema specifico a livello della pelle; durante la notte l’individuo si muove continuamente (irrequietezza motoria) nel letto nel tentativo di alleviare questa sgradita sensazione anche se spesso si manifestano crampi e spasmi al risveglio: il dis-confort, tipicamente, inizia o si intensifica durante la veglia tranquilla, come quando ci si rilassa, si legge, si studia o si cerca di dormire.

I continui e rapidi movimenti su e giù della gamba o gli spostamenti delle gambe l’una verso l’altra, possono tenere a bada le sensazioni senza dover camminare: ogni persona ha movimenti specifici personali che possono sortire un effetto benefico.

Le sensazioni sgradevoli e la necessità di muoversi possono tornare immediatamente dopo aver cessato il movimento o in un secondo momento; poiché le sensazioni si verificano a riposo, con contrazioni degli arti che rendono difficile poter dormire, a causa del disturbo del sonno, le persone possono avere sonnolenza diurna, bassa energia, irritabilità e depressione.

« all'indice del glossario