definizione
Locuzione che indica uno stato neurologico caratterizzato dalla perdita di precisione nella sensibilità esterocettiva, propriocettiva o cinestesica: definizione che può essere applicata a chi ha temporaneamente perduto la prontezza dei riflessi e dei movimenti, sia in riferimento al corpo (o a parti di esso), sia a livello mentale o intellettuale, intendendo con questo la capacità di analisi e ragionamento.
Per “sensorio”, lemma derivato dal latino sensorium che proviene da sensus (→ senso), si intende l’insieme delle percezioni sensoriali, che riguarda, cioè, gli organi e l’attività dei sensi: può essere considerato come il complesso coordinato delle capacità sensoriali dell’organismo, l’insieme delle attività psichiche coscienti, lo stato mentale di un individuo.
Il termine torpido deriva dal latino torpĭdus, derivato da torpēre (→ essere intirizzito) ed indica una sorta di pigrizia, lentezza, come se il corpo fosse intirizzito, congelato: può essere utilizzato per evidenziare una ottusità che denota un rallentamento delle capacità cognitive, o per definire forme parestesiche che descrivono l’intorpidimento di un arto; può indicare uno stato di sonnolenza dovuto ad alterazione delle funzioni cerebrali, con manifestazioni soporose o stuporose, tipico di declino delle facoltà intellettuali o sintomo di malattie come il diabete (in stato precomatoso), l’alcolismo, l’uso di droghe …
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