saligenina

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definizione

Presente in molte piante della famiglia delle Salicaceae come salici e pioppi, detto anche alcol salicilico, è il principio attivo (aglicone) contenuto nella salicina, un β-glucoside, dotato di attività antinfiammatoria, antipiretica, antidolorifica per inibizione delle cicloossigenasi, l’enzima deputato alla trasformazione dell’acido arachidonico nelle prostaglandine responsabili dell’insorgenza di infiammazione, febbre e dolore.

Grazie all’attività antinfiammatoria e analgesica esplicata dalla salicina contenuta nel salice, il suo uso viene fatto per il trattamento dei dolori reumatici: possono essere utili anche per il trattamento di dolori di lieve entità di diversa origine e natura, quali il mal di testa, i dolori di origine infiammatoria e i dolori associati al comune raffreddore.

In ambito medico l’uso interno dell’acido salicilico è stato abbandonato a causa della sua spiccata azione irritante nei confronti della mucosa gastrica e, attualmente, si preferisce utilizzare il suo derivato acetilato: l’acido acetilsalicilico, sicuramente uno dei più noti farmaci antinfiammatori non steroidei (F.A.N.S.); in ambito fitoterapico il salice e le sue preparazioni trovano comunque impiego per il trattamento di reumatismi e dolori in generale. L’acido salicilico viene utilizzato in pomate o unguenti per il trattamento di verruche, ipercheratosi, eczemi, neurodermiti e psoriasi, grazie all’attività cheratolitica di cui è dotato.

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