Con il nome Psyllium o Psillio, in genere si indicano i semi (o la loro cuticola), della Plantago Afra o di altre piante officinali appartenenti alla famiglia delle Plantaginaceae, coltivate principalmente per i suoi semi che costituiscono un efficace ed innocuo lassativo naturale. La principale caratteristica dei semi di Psyllium è legata proprio al rivestimento mucillaginoso che li ricopre, che a contatto con l’acqua si espande fino ad aumentare di 25 volte il proprio peso, producendo un effetto lassativo, dipendente dalla sua capacità di richiamare liquidi nel lume dell’intestino, gonfiandosi: aumentando il contenuto intestinale attraverso il cosiddetto “bulk forming”, gonfia ed ammorbidisce la massa fecale stimolando, di conseguenza, la peristalsi intestinale e l’evacuazione, in modo sicuro ed efficace.
I suoi semi, piccoli, di colore bruno o nero, insapori e inodori, o le loro cuticole, assunti insieme ad abbondanti liquidi, producono un gel che oltre a fungere da lassativo meccanico possiedono proprietà prebiotiche, grazie alla loro capacità di favorire la crescita di una flora batterica acidofila a discapito di specie batteriche ad azione putrefattiva; si rivelano, pertanto, utili per rinforzare le difese immunitarie, migliorare l’efficienza intestinale. La capacità dello Psyllium di richiamare liquidi nel lume intestinale e gonfiarsi, è utile non solo in caso di stitichezza, ma anche in presenza di diarrea: in quest’ultimo caso agisce assorbendo l’eccesso di liquidi ed aumentando la consistenza del bolo fecale; per questo suo effetto normalizzante sul transito intestinale e sulla consistenza delle feci, lo Psyllium si è dimostrato utile anche nella colite e nei casi di sindrome dell’intestino irritabile e diverticolosi, così come la sua azione lubrificante, legato alla capacità di aumentare la morbidezza delle feci, lo rende utile anche in presenza di emorroidi e ragadi anali.
La mucillagine prodotta dai semi di Psyllium ha proprietà antinfiammatorie e lenitive sulla mucosa,; i principali principi attivi presenti nei semi sono l’aucubina e l’aucubigenina, glicosidi responsabili dell’azione antibatterica ed antinfiammatoria, anche se contiene polifenoli, polisaccaridi, mucillagini, vitamina C, silice, potassio e zinco. I semi (anche sotto forma di cuticola) sono l’unica parte della pianta in commercio; possono essere utilizzate come rimedio esterno di punture di insetti e lievi ustioni. Se assunta in contemporanea con altri sostanze, siano essi farmaci, carboidrati, può ostacolarne l’assorbimento: questa caratteristica lo rende utile nel ridurre l’assorbimento del colesterolo alimentare, nei casi di ipercolesterolemia o l’utilizzo come coadiuvante alimentare per ridurre l’assorbimento dei carboidrati nel diabete alimentare.
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