Scoperte nel 1947 da Jacques Masquelier, che ha sviluppato e brevettato le tecniche per estrarle dalla corteccia di pino (Pinus Pinaster), o dai semi e dalle bucce dell’uva (Vitis Vinifera), fanno parte della famiglia dei polifenoli, in particolare devono essere considerati flavonoidi ad elevata azione antiossidante: generalmente definite bioflaonoidi, in realtà queste sostanze possono essere estratte da molte specie vegetali come le mele, la cannella, i frutti di aronia, i baccelli del cacao, i mirtilli (bilberry), i mirtilli rossi, il ribes nero (black currant), il tè verde o il tè nero, solo per citarne alcune; il picnogenolo®(pycnogenol®) è una miscela di proantocianidine oligomeriche prodotta da Horphag Research.
Le proantocianidine possono avere impieghi difformi, anche se il loro utilizzo principale è quello di antiossidanti, in grado di prevenire e minimizzare i cosiddetti “danni ossidativi” provocati dai radicali liberi. Le proantocianidine derivate dai frutti rossi sembrano possedere capacità inibenti sulla adesività dei batteri alle superfici cellulari (inibizione delle adesine), potendo perciò svolgere un ruolo inibitorio sulla capacità dei batteri di provocare infezioni a livello del tratto respiratorio (le cosiddette URTI) o delle vie urinarie, in particolare nel caso di cistiti da Escherichia Coli.
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