definizione
Disturbi episodici del sonno, che consistono in una serie di comportamenti insoliti che si manifestano appena prima di addormentarsi, durante il sonno o al risveglio: le parasonnie sono caratterizzate da comportamenti anomali o da eventi fisiologici indesiderati che avvengono durante specifici stadi del riposo o nei passaggi sonno-veglia; le manifestazioni tipiche possono includere movimenti, sogni, emozioni o percezioni correlate al sonno
I movimenti delle parasonnie possono apparire complessi e propositivi per gli altri, cioè sembrano finalizzati al raggiungimento di un obiettivo ma, in realtà, chi ne soffre rimane addormentato e, spesso, non ricorda che l’episodio si sia verificato; in alcuni casi, le parasonnie possono causare traumi e disturbare il sonno del paziente o di chi gli sta vicino.
Nella fase dell’addormentamento, quasi tutti manifestano contrazioni involontarie di breve durata degli arti superiori o di tutto il corpo o, talvolta, contrazioni alle gambe; alcune persone presentano paralisi del sonno (tentano di muoversi senza riuscirci) o brevi allucinazioni prima dell’addormentamento o al risveglio, mentre altre stringono o digrignano i denti oppure hanno incubi notturni.
classificazione
Le parasonnie rappresentano un gruppo eterogeneo di disturbi del sonno e sono caratterizzate da comportamenti anomali o eventi fisiologici inusuali che si verificano mentre si dorme; in particolare, le parasonnie possono verificarsi durante l’addormentamento, mentre si dorme oppure in prossimità del risveglio: avvengono senza particolari alterazioni dei meccanismi o dei cicli temporali quotidiani del sonno stesso. Le parasonnie comprendono un’ampia varietà di condizioni, completamente differenti tra loro, che possono essere distinte in:
→ parasonnie primarie: disordini del sonno a sé stanti.
→ parasonnie secondarie: fenomeni indicativi della presenza di disturbi a carico di altri sistemi dell’organismo che si manifestano durante il sonno.
Possono essere classificate anche a seconda degli specifici stadi del sonno in cui si verificano (fase del sonno REM, Rapid-Eye-Movement; sonno non-REM o NREM, Non-Rapid-Eye-Movement). Tra le parasonnie più comuni rientrano:
→ sonnambulismo – parasonnia non-REM che rientra tra i disturbi del sonno caratterizzata da attività motorie semplici o complesse, spesso finalizzate, di tipo automatico e coperti da amnesia (raramente se ne ha un ricordo onirico).
→ pavor nocturnus (o terrore notturno) – parasonnia non-REM che consiste nel parziale risveglio dal sonno profondo, in preda a uno stato di agitazione intensa. caratterizzato da episodi di paura che provocano solitamente il risveglio, spesso associato a urla notturne.
→ disturbo di comportamento del sonno paradosso – eloquio (spesso irriverente) e a volte movimenti aggressivi durante il sonno paradosso (REM), solitamente in reazione a un sogno: i movimenti aggressivi possono includere movimenti delle braccia, pugni e calci; anche se il comportamento aggressivo non è intenzionale e non è diretto a una persona in particolare, le persone possono ferirsi inavvertitamente o ferire la persona che ne condivide il letto.
→ incubi (sogni paurosi) – disturbo del sonno annoverabile fra le parasonnie del sonno REM; tipo di sogno che si presenta in modo angosciante e a volte è accompagnato da una sensazione di oppressione al petto e/o da difficoltà respiratorie. (Nell’immagine un dipinto su tela di John Henry Fuseli – “The nightmare” – 1781)
→ allucinazioni ipnagogiche (illusioni ipnagogiche) – esperienze intense e vivide che si verificano all’inizio o durante un periodo di sonno e avvengono spesso in aggiunta alle paralisi nel sonno; si tratta di una delle componenti dello stato ipnagogico, lo stato di coscienza di transizione dalla veglia al sonno.
→ spasmo ipnico – fastidiosa sensazione di cadere nel vuoto durante il sonno, determinata da una contrazione involontaria e benigna dei muscoli del corpo, in particolare della muscolatura di braccia e gambe: avviene con maggiore frequenza durante la fase iniziale del sonno: la contrazione involontaria muscolare notturna, denominata mioclono, avviene nella prima fase del sonno (parasonnia non-REM), quella in cui l’organismo si rilassa per favorire l’addormentamento.
→ crampi notturni alle gambe, correlati al sonno → contrazioni muscolari improvvise e involontarie, che si manifestano sotto forma di spasmi, accompagnate da fitte dolorose molto intense, che si manifestano durante la notte, interrompendo il sonno, potendo arrivare a immobilizzare la parte colpita; solitamente colpiscono le gambe, in particolare ai polpacci, ma possono interessare anche le cosce e i piedi. I muscoli che ne sono colpiti si contraggono e irrigidiscono per alcuni secondi o qualche minuto, per una o più volte durante la notte.
→ sindrome delle gambe senza riposo (restless legs syndrome) – quadro sintomatologico caratterizzato da formicolii o un brividi percepiti nelle gambe, che creano la necessità di muoverle, spingendo chi soffre di questo disturbo a muoversi continuamente nel letto nel tentativo di alleviare questa sgradita sensazione, andando incontro a insonnia e privazione del sonno.
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