ossido

« all'indice del glossario

definizione

Composto chimico binario ottenuto dalla reazione dell’ossigeno con un altro elemento, così che la sua formula chimica contenga almeno un atomo di ossigeno e uno dell’altro elemento.

Composto dal prefisso ossi-, usato nella chimica organica per indicare la presenza, nella molecola, di uno o più gruppi idrossilici −OH, come nel caso dell’acido ossi-butirrico, dell’aldeide ossi-butirrica (detta anche aldolo nella sua forma beta-), dell’ossi-benzene, (composto derivato dal benzene, conosciuto comunemente col nome di fenolo), dell’acido ossi-benzoico (composto derivato dall’acido benzoico, che nella forma orto- è più noto con il nome di acido salicilico), dell’acido ossi-succinico (detto anche acido malico), ossi-tetraciclina; nella nomenclatura chimica più moderna, gli si preferisce il prefisso idrossi- (per cui si tende a sostituire ossi-acido, ossi-alchile, ossi-aldeide, ossi-fenil-, … con idrossiacido, idrossi-alchile, idrossi-aldeide, idrossi-fenil-, ….). Nei composti inorganici il prefisso ossi– indica la presenza di ossigeno, come nell’ossicloruro di fosforo (POCl3), nell’ ossicloruro di cromo(CrO2Cl2) ed in altri composti.

Il suffisso –ide viene utilizzato per formare nomi di composti organici o, meno spesso, inorganici di natura diversa (come amideglicosideanidride, …).

chimica inorganica

Può essere definito come un composto binario dell’ossigeno con un metallo (ossido basico, che, reagendo con acqua, forma un idrossido basico o base) o con un non metallo (con cui può formare un ossido neutro oppure un ossido acido detto anche anidride, che, reagendo con acqua, forma un acido); a seconda del numero di molecole di ossigeno presenti nel composto si parla di mono-, bi– (o di-), tetro-, sesqui-, collegando la denominazione degli ossidi al rapporto stechiometrico tra l’ossigeno e l’elemento: si hanno così i monossidi (CO, NO), i biossidi (MnO2, NO2), i sesquiossidi (Fe2O3, Cr2O3), i tetrossidi (OsO4).

Nel caso in cui un elemento formi con l’ossigeno più ossidi, il suffisso –ico indica quello in cui l’elemento presenta valenza maggiore, il suffisso –oso quello di valenza minore, come nel caso dell’ossido rameico (rame bivalente → CuO) e dell’ossido rameoso (rame monovalente → Cu2O).

Gli ossidi che contengono un elemento in due stati di ossidazione vengono nominati specificando entrambi gli stati, per cui, ad esempio, l’ossido Fe3O4 si dice ferroso-ferrico, l’ossido Pb2O4 piomboso-piombico: questi ossidi vengono talora detti ossidi salini ed, in questo caso, come in quello di elementi che possono formare più di due ossidi, è preferibile la nomenclatura ufficiale, come ad  esempio. tetraossido di triferro, pentaossido di dicloro.

chimica organica

Nome generico dei composti dell’ossigeno con radicali idrocarburici monovalenti (come, per esempio, nel caso degli eteri) o bivalenti (epossidi).

« all'indice del glossario