definizione
Odore che emana dalle mofete, cioè grotte o fumarole vulcaniche da cui fuoriescono miscele di gas composte da anidride carbonica e idrogeno solforato, oppure acque solforose o corrotte (stagnanti o putrescenti): sinonimo di aria malsana, irrespirabile perché impregnata di cattivo odore, equivalente a maleodorante, miasma, tanfo, fetore, lezzo; dal latino mephitis, voce di origine osca (sannitica).
Mefitis, in realtà, era una antica divinità italica, legata alle acque, invocata per la fertilità dei campi e per la fecondità femminile; il nome deriva significa probabilmente «colei che fuma nel mezzo» oppure «colei che si inebria» o ancora, con maggiore probabilità, «colei che sta nel mezzo», ovvero entità intermedia fra cielo e terra, fra morte e vita: a questa dea veniva attribuito il potere di fare da tramite e di presiedere al passaggio: come molte divinità legate al passaggio dalla vita alla morte, la loro presenza era legata ai vulcani o alle zone palustri o impregnate, appunto, da miasmi o mefiti, ricchi di sostanze sulfuree, odore caratteristico della putrefazione della materia organica
Nell’antica Roma a Mefitis era dedicato tempio (aedes Mefitis) ed un boschetto sacro (lucus Mefitis) sull’Esquilino, oltre ad essere onorata in varie località della penisola, in corrispondenza di zone vulcaniche e sorgenti sulfuree: il culto era diffuso in tutta l’Italia osco-sabellica, in particolare nelle zone abitate o frequentate dalle popolazioni sannitiche e nell’Irpinia.
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