definizione
L’erba medica, detta anche erba spagna o Alfalfa (dall’arabo al-fáṣfaṣa → foraggio, padre di tutti i cibi), è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Fabaceae, una leguminosa originaria dell’Asia Minore, in special modo nell’area da sempre sede del popolo Armeno: il nome “erba medica”, in latino medica e in greco μηδική (mediké) non ha nulla che a vedere con la medicina, ma deriva dalla Media, una zona della Persia, di cui era considerata originaria. I semi di Medicago Sativa di presentano di dimensioni molto ridotte, attorno ai due millimetri, reniformi e di colore giallo dorato o marroncino: gli agricoltori nei secoli hanno adottato questa pianta inserendola nelle loro rotazioni ed utilizzandola come mangime per gli animali, come ottimo azotofissatore e come pianta nettarifera ideale per l’apicoltura.
proprietà
Da circa duemila anni è presente nelle medicine tradizionali cinese, persiana e nell’ayurveda, in particolar modo come base dei trattamenti per la ritenzione idrica e per i disagi all’intestino; usata tradizionalmente come ricostituente in quanto contiene naturalmente minerali e vitamine del complesso B, vitamina C ed E, e vitamina K, oltre a quantitativi apprezzabili di clorofilla, contribuisce al metabolismo dei lipidi ed è di utile supporto nel contrasto dei disturbi della menopausa.
L’estratto di foglie di Medicago Sativa, ricco di sostanze ad altissimo valore biologico e di particolare valore nutrizionale, ha proprietà tonico-energetiche e fitonutrienti, utili come ricostituente in caso di deperimento organico, malnutrizione, debolezza, convalescenza, astenia e mancanza di appetito, grazie all’azione remineralizzante e ricostituente dovute al suo alto potere nutritivo; può essere indicato in menopausa per la presenza nella sua composizione di isoflavoni e cumestrolo, una sostanza che esplica un’attività fitoestrogenica che mostra grande affinità per il recettore cellulare degli estrogeni.
Per l’azione antiossidante svolta da bioflavonoidi, flavoni, vitamina C, vitamina E, vitamina K, vitamina PP, e per il contenuto in clorofilla, gli estratti di Medicago Sativa proteggono la pelle ed i tessuti connettivi, rinforzano i capillari fragili, contrastano l’anemia; il contenuto in saponine, capaci di legarsi al colesterolo, aiuta a diminuire i livelli di colesterolo LDL ed a contrastare l’aterosclerosi, mentre la presenza degli alcaloidi asparagina e trigonellina contribuisce a modulare i livelli di glucosio nel sangue. Dotata di azione antiulcerosa, favorisce la digestione ed è in grado di agire sul meteorismo.
controindicazioni
I germogli di erba medica (e soprattutto i semi) contengono L-canavanina: l’ingestione di questa sostanza potenzialmente allergogena può causare la recidiva del lupus eritematoso sistemico in pazienti in cui la malattia era diventata dormiente; la FDA consiglia che i bambini, gli anziani e le persone con un sistema immunitario compromesso dovrebbero evitare di mangiare germogli di erba medica a causa della contaminazione batterica.
L’assunzione di germogli sarebbe da evitarsi durante la gravidanza e l’allattamento, per le persone con cancro sensibile agli ormoni, nei soggetti affetti da gotta (a causa delle purine); è dotata di un’azione antagonizzante l’effetto anticoagulante del warfarin, per la presenza di vitamina K. Può interferire con l’effetto immunosoppressivo dei corticosteroidi.
« all'indice del glossario