ipossia

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definizione

Condizione patologica determinata da una carenza di ossigeno nell’intero organismo (ipossia generalizzata) o in una sua regione (ipossia tissutale), per insufficiente disponibilità (in condizioni di ipossiemia, di anemia o di stasi ematica distrettuale) o per ridotta capacità di utilizzazione (in caso di alterazioni patologiche del tessuto); l’ipossia. produce una parallela riduzione del contenuto di ossigeno nel sangue, detta ipossiemia, mentre una totale mancanza di ossigeno provoca un’anossia.

Il termine è formato dal prefisso ipo (insufficiente), dal greco  ὑπό (hypo → sotto), e dalla contrazione di ossigeno (generatore di acidi, di ossidi), composto da ὀξύς (oxýs → acuto, acido) e la radice γεν– (ghen-, → generare): il termine ossigeno deve la sua denominazione al fatto che si riteneva erroneamente che tutti gli acidi richiedessero ossigeno nella loro composizione.

sintomi

Il segno più tipico dell’ipossia tissutale è il pallore della cute o delle mucose in sedi specifiche quali il palmo della mano, il padiglione auricolare, la mucosa dell’interno delle labbra e la congiuntiva palpebrale; genera solitamente una manifestazione di sincope. Stanchezza e sonnolenza, nausea, cefalea, errori di valutazione, lentezza di ragionamento, diminuzione della forza muscolare, convulsioni, tachipnea, cianosi delle labbra (dovuta alla presenza di sangue non ossigenato), ritardo dei tempi delle reazioni nervose sono sintomi abbastanza comuni.

La persona colpita non riesce a rendersi conto delle condizioni del suo stato, con una conseguente sopravvalutazione delle proprie ridotte capacità percettive, che possono essere anche fatali; i primi tessuti a risentire della mancanza o del calo di ossigeno sono i tessuti nervosi, in particolare il cervello, l’apparato visivo e quello uditivo: lo scarso apporto di ossigeno al cervello provoca una percezione sbagliata dei colori e scotoma. Si possono creare alterate sensazioni termiche, perdendo o confondendo la sensazione di caldo e freddo; chi è colpito da ipossia non è in grado di prevedere i sintomi, a meno che non venga messo al corrente del suo stato: percepisce l’aria più povera o priva di ossigeno o con minor pressione barometrica (rarefazione) esattamente come l’aria con ossigeno.

tipi di ipossia

La causa più evidente d’ipossia è l’ipoventilazione alveolare, che si verifica quando l’aria che arriva nei polmoni è meno ricca di ossigeno rispetto alla norma: ciò può accadere quando le alte vie respiratorie sono occluse, quindi impediscono il passaggio dell’ossigeno; cause polmonari includono apnee notturne, polmonite, embolia polmonare e insufficienza respiratoria.

Si parla di ipossia citotossica quando viene ostacolato il trasporto intracellulare di ossigeno, come nel caso di avvelenamento da cianuro, mentre l’ipossia eucapnica si verifica quando la pressione parziale arteriosa dell’anidride carbonica nel sangue è entro valori ritenuti normali; l’ipossia ischemica è dovuta ad un mancato apporto di sangue ad un tessuto, conseguente ad un’ischemia.

Vi sono condizioni nelle quali l’ossigeno è meno disponibile oppure non può essere completamente utilizzato a livello cellulare, con la formazione di differenti tipi di ipossia:

ipossia ipossica – provocata dalla diminuita pressione parziale di ossigeno nel sangue che a sua volta è secondaria ad una diminuzione della pressione parziale di ossigeno a livello degli alveoli polmonari; tra le sue cause principali troviamo la bassa pressione barometrica, (ovvero la permanenza in quota) e la respirazione di miscele gassose a basso contenuto di ossigeno, (es. aria inquinata da gas di scarico);

ipossia stagnante – si verifica quando si ha un eccessivo rallentamento della circolazione sanguigna e pertanto i globuli rossi non riescono ad arrivare alle cellule e rifornirle di ossigeno con la necessaria tempestività, (ad esempio in corso di shock, insufficienza cardiaca o in caso di eccessivo abbassamento della pressione arteriosa);

⇒  ipossia anemica – causata dalla diminuita capacità del sangue di captare l’ossigeno, si verifica in caso di anemia ossia di diminuzione di emoglobina nel sangue, in caso di eritropenia ossia di diminuzione del numero di globuli rossi o di intossicazione degli stessi da parte di gas antagonisti dell’ossigeno, quale l’ossido di carbonio;

ipossia istotossica – in questo caso la presenza dell’ossigeno nei globuli rossi è normale, ma per diversi motivi metabolici esso viene scarsamente o per nulla rilasciato nei tessuti, come nell’intossicazione da cianuro o più comunemente quella da alcool.

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