definizione
Percezione di un marcato dolore, anche in presenza di stimoli algici di lieve entità; dal greco ὑπέρ- (hypèr- → sopra)e ἄλγος ( álgos → dolore): indica uno stato di aumentata sensibilità ad avvertire uno stimolo dolorifico.
Si manifesta come conseguenza di una lesione dei nocicettori presenti nei tessuti, per interessamento traumatico o nevritico delle vie nervose sensitive periferiche oppure come conseguenza di alterazioni a livello del sistema nervoso centrale; talvolta sono presenti fenomeni di sensibilizzazione centrale, caratterizzati da un’aumentata risposta dei neuroni sensitivi presenti nelle corna dorsali del midollo spinale: su questi neuroni, che ricevono segnali afferenti dai nocicettori, possono convergere segnali provenienti da altre aree, anche distanti, o si possono attivare fenomeni di facilitazione segmentale con conseguente amplificazione della percezione algica.
L’alterazione della sensibilità dolorifica può essere conseguenza di un disturbo nella conduzione o nella elaborazione del dolore a livello del talamo, come nel caso delle «sindromi talamiche» o in caso di nevriti: come già anticipato, anche la presenza di facilitazione segmentale può essere un elemento favorente l’iperalgesia; è possibile che si inneschino “cortocircuiti” sensoriali, caratterizzati dalla sovrapposizione di stimoli sensitivi eterogenei, che giungono allo stesso segmento del midollo spinale (mielomero), come nel caso delle afferenze che pervengono dalle vie simpatiche degli organi profondi (viscerotoma). Il fenomeno crea la possibilità che processi morbosi a carico di questi organi inducano l’attivazione di riflessi sensitivi viscero-cutanei, con la creazione di «zone iperalgesiche», di tipo dermalgico o metamerico, territori cutanei su cui si riflette, in forma dolorosa, lo squilibrio funzionale dell’organo associato.
Un temporaneo aumento della sensibilità dolorosa può essere notato anche nella cosiddetta «sickness behavior syndrome»; l’importanza degli aspetti psicosomatici nella genesi dell’iperalgesia è ampiamente documentata: turbamenti psichici o stati ansiosi sono frequentemente associati a questa disestesia.
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