definizione
Letteralmente «origine medica di una patologia», ovvero ciò che è causato dal medico o dalla medicina, derivante dall’azione medica o terapeutica: il termine è utilizzato per indicare patologie, effetti collaterali o complicanze dovute a farmaci o a trattamenti medici errati; il fenomeno può dipendere da aspetti individuali o caratteristiche legate al farmaco, che interagiscono fra loro, con aspetti talora imprevedibili; dal greco ἰατρός (iatròs → medico) e γένεσις (-génesis→ origine), dalla radice γεν– di γίγνομαι (gígnomai → nascere, generare).
medicina e iatrogenicità
Nel linguaggio medico, si utilizza il lemma «iatrogeno», per indicare una malattia, una lesione o un danno funzionale attribuibile, in via diretta o indiretta, ad un intervento terapeutico o diagnostico effettuato nell’ambito di un processo terapeutico: manifestazioni allergiche, tossiche o irritative da farmaci o vaccini; i danni da radiazioni ionizzanti, da indagini endoscopiche, bioptiche; le lesioni traumatiche causate da un fisioterapista od un osteopata; il peggioramento di patologie o sintomi conseguenti all’imperizia di naturopati o erboristi possono essere tutte considerate patologie iatrogene.
La iatrogenesi si riferisce il più delle volte alle conseguenze negative delle azioni dei medici, ma può essere riferita anche a errori attribuibili a psicologi, terapeuti, farmacisti, infermieri, dentisti ed altre categorie di terapeuti o personale sanitario.
Infatti il processo iatrogenetico è da considerarsi la conseguenza nociva dell’azione medica o terapeutica, descrivendo sia gli effetti secondari, sia l’insorgenza di un processo patologico, derivanti dalla cura o comunque conseguente a un intervento terapeutico.
Una manifestazione iatrogena deve essere considerata una malattia, una lesione o un danno funzionale attribuibile, in via diretta o indiretta, a intervento diagnostico o terapeutico, potendo riferirsi sia all’azione di un terapeuta nell’ambito della medicina scientifica, delle medicine tradizionali ed alternative oppure della psicologia o della psicoterapia.
Non sempre la iatrogenesi è l’espressione di un errore, ma può essere la conseguenza diretta della particolare tipologia di trattamento o dall’aggressività dell’intervento terapeutico: il brocardo «primum non nocere» dovrebbe essere la guida etica di chi opera nell’ambito del benessere e della salute, anche alla luce del fatto che non sempre il processo iatrogenico è reversibile con l’interruzione dell’azione esercitata dall’agente causale.
Per «iatrogenesi a cascata» si intende una serie di effetti sulla salute del paziente causati da interventi medici volti a risolvere i precedenti infruttuosi tentativi di guarigione.
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