definizione
Processo infiammatorio o degenerativo della lingua o solamente della sua mucosa, che può manifestarsi in forma acuta o cronica: caratterizzata da una variazione del colore della lingua stessa (in genere risulta arrossata, ma può presentarsi anche bianca e patinosa o di colore scuro), che si manifesta solitamente in associazione a bruciore (glossopirosi), gonfiore, dolore (glossodinia), desquamazione ed ispessimento o atrofia; dal greco γλῶσσα (glossa– → lingua) in associazione al suffisso -ite ( –ítes → infiammazione). Più che una malattia a sé stante, la glossite costituisce un sintomo comune a numerosi disturbi o stati dis-funzionali: dovrebbe essere considerato un sintomo di mal-essere o squilibrio, e non una patologia.
Si parla di glossite acuta quando i sintomi caratteristici compaiono improvvisamente e senza una ragione apparente, mentre quando il gonfiore alla lingua si protrae per lunghi periodi, con ogni probabilità si tratta di una glossite cronica: una forma particolare di glossite cronica è la glossite atrofica di Hunter, caratterizzata da lingua liscia, lucida, rossa e senza papille, che può essere considerato un sintomo patognomonico dell’anemia perniciosa (carenza di vitamina B12); le glossiti croniche, possono anche indicare una carenza nutrizionale, specialmente di acido folico, niacina, ferro o zinco.
Un’altra tipica forma cronico è la glossite esfoliativa marginata, detta anche lingua a carta geografica, un’alterazione di natura incerta, rappresentata da chiazze arrossate, indolenti, sul dorso della lingua, di configurazione continuamente variabile, circondate da un orletto biancastro. Talvolta, l’irritazione della lingua è la conseguenza della presenza di una xerostomia, associata o meno alla sindrome di Sjögren o alla sclerodermia.
La glossite, inoltre, può manifestarsi nel contesto di malattie cutanee generalizzate, lichen planus orale, reflusso gastroesofageo e sindromi da malassorbimento, come il morbo celiaco; altri fattori irritanti comprendono l’ingestione di alimenti speziati o troppo caldi e l’abuso di alcol, fumo e antibiotici. Una forma particolare di glossite, presente soprattutto nella prima infanzia, ma che può affliggere anche adulti in situazioni di dis-stress, sotto terapia farmacologica o immunodepressi è la glossite da candidosi orale, detta anche mughetto.
Un discorso particolare merita la glossite associata alla sindrome della bocca urente, forma di disestesia orale caratterizzata da glossodinia e glossopirosi: non sempre sono evidenti segni di alterazione o infiammazione della lingua, per cui pur presentando sintomatologia assimilabile alle glossiti non è certo che possa appartenere a questa categoria di disturbi linguali.
sintomatologia
Solitamente, la glossite si manifesta soprattutto con dolore e sensazione di bruciore, non di rado accompagnati da intorpidimento e spesso dall’assunzione di colorazioni differenti, divenendo più accesa (arrossamento) o pallida (tipico segno, quest’ultimo, dell’anemia perniciosa); frequentemente la mucosa linguale tende a desquamarsi, dando origine a chiazze estremamente sensibili dall’estensione variabile e chi manifesta questo sintomo accusa bruciore od una sgradevole sensazione di pizzicore quando assume sostanze calde o acide, proprio perché la lingua è desquamata: a causa di questo fenomeno, la lingua può modificare il proprio aspetto, risultando, al tatto, liscia e levigata.
La cronicizzazione comporta la distruzione delle papille che rivestono normalmente il dorso della lingua, che diminuiscono fino a scomparire: la conseguenza di questa atrofia è la perdita della percezione del sapore degli alimenti (disgeusia); qualora la glossite causi un significativo gonfiore linguale, chi ne viene colpito lamenta difficoltà a masticare, parlare o deglutire (disfagia), anche per la frequente presenza di xerostomia.
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