descrizione
Con il termine glucani (o glicani) si intendono catene (polisaccaridi) costituite da unità ripetute di destrosio (D-glucosio) che a loro volta, in base alla forma dell’anello che creano, possono essere riconosciuti come alfaglucani o betaglucani.
Per beta-glucani si intendono glucani in cui le unità di destrosio che si ripetono consecutivamente nella catena principale sono in forma β mentre, al contrario, gli alfa-glucani, hanno catene con unità ripetitive in forma α: due anomeri sono designati alfa (α) o beta (β), in funzione della relazione configurazionale (stereoisomeria), cioè in ragione di come risulta disposto nello spazio il gruppo OH legato al primo carbonio della molecola di glucosio, quando questa assume una forma ciclica.
Tra gli alfa-glucani più noti troviamo l’amido e il glicogeno (entrambi caratterizzati da legami α-1,4 e α-1,6), mentre i beta-glucani si suddividono in base ai tipi di legami presenti tra le unità monomeriche, che possono essere di tipo β-1,3 o β-1,4 o β-1,6 oppure una combinazione fra questi legami; la maggiore eterogeneità strutturale, conferisce caratteristiche che ne contraddistinguono le diverse azioni biologiche: la cellulosa, ad esempio è caratterizzata da legami β-1,4 mentre i lieviti ed i funghi contengono glucani con rami laterali β-1,4 ed i cereali contengono legami scheletrici sia β-1,3 che β-1,4.
I β-glucani formano un componente naturale delle pareti cellulari di batteri, funghi, lieviti e cereali come avena e orzo: ogni tipo di beta-glucano comprende una spina dorsale molecolare, livelli di ramificazione pesi molecolare diversi che influiscono sulla sua solubilità e sul suo impatto fisiologico; altre fonti sono le alghe e vari funghi, come lingzhi (reishi), shiitake, chaga e maitake, dotati, per la presenza di queste molecole, di effetti immunomodulanti.
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