definizione
La parola descrive l’emissione rumorosa di gas proveniente prevalentemente dallo stomaco o dall’esofago, attraverso la bocca: può essere un fenomeno fisiologico, per la necessità di ridurre la pressione gastrica oppure essere un sintomo di disordini funzionali come l’aerofagia, la presenza di peristalsi antidromica, di aerogastria o di affezioni organiche dello stomaco.
Dal latino eructāre, originato da ērūgō (→ eruttare), è un comporto frequentativo di ĕx– rafforzativo e ructāre, la cui radice è ἐρυγγάνω (erungánō → emettere aria rumorosamente, ruggire, buttare fuori dalla bocca ): il termine può essere considerato come l’origine del termine volgare rutto, derivante dalla stessa radice etimologica; in inglese viene definito belching o, onomatopeicamente, burping.
eziopatogenesi
La causa più frequente di eruttazione è la deglutizione di aria durante l’introduzione di cibi o liquidi: in questo caso la miscela ha una composizione (ossigeno e azoto) simile a quella atmosferica, mentre, qualora l’eruttazione dipenda da bibite carbonate o effervescenti, la composizione prevalete dei rutti sarà anidride carbonica; anche la deglutizione di aria assieme alla saliva, come forma di ansia che porta all’aerogastria.
La presenza di emissione rumorosa di aria dallo stomaco associata a sintomi quali dispepsia, nausea e pirosi (heartburn), non di rado accompagnati da cardiospasmo, sono indicatori della possibile presenza di gastrite, ernia iatale o ulcera gastrica; il reflusso gastro-esofageo, colecistiti o problemi alle vie biliari possono essere fattori eziopatogenetici predisponenti l’eruttazione.
Il rigurgito è frequentemente associato all’emissione sonora di aria dalla bocca, in quanto la pressione a livello gastro-intestinale, in presenza di L.E.S. parzialmente incontinente o beante, facilita la risalita in esofago di chimo accompagnato da gas: i neonati, proprio per la concomitanza di fenomeni fermentativi del contenuto gastrico e la ridotta capacità di controllo da parte del sistema nervoso, sullo sfintere esofageo superiore, possono andare incontro a rigurgito accompagnato da eruttazioni e vomito; occorre comunque tener presente che, negli infanti, l’incapacità di emettere rutti provoca coliche gassose.
Possibili sorgenti di gas eruttati tramite la bocca possono essere la fermentazione o la putrefazione, causata dal microbiota, sia a livello gastrico (aerogastria), sia, seppur più raramente, a livello dell’intestino tenue: le alterazioni dei processi digestivi, la candidosi o l’alterazione della flora simbionte gastro-intestinale sono possibili cofattori eziologici; eventuali superinfezioni da Helicobacter Pylori possono essere annoverate fra i fattori scatenanti l’eruttazione dall’odore caratteristico.
L’inabilità a emettere rutti, spesso associata a dolori precordiali, è una forma rara forma di distonia o discinesia, detta distonia del riflesso eruttativo; anche nella sindrome di Roemheld, talvolta, si osserva un’alterazione di questo riflesso neurologico.
L’eccessiva eruttazione, oltre che un possibile problema sociale, deve essere sempre considerato un sintomo da non sottovalutare.
possibili soluzioni
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