definizione
Con disbiosi si intende una condizione di squilibrio dell’ecosistema microbico dell’organismo ovvero un’alterazione potenzialmente patologica del microbiota; può essere considerato in antitesi con il concetto di simbiosi, stato che normalmente dovrebbe caratterizzare il rapporto fra flora microbica ed essere umano, contraddistinto da “un rapporto di reciproco vantaggio”; dal greco δυσβίωσις composto dal prefisso peggiorativo δυσ- (dys → male, anomalia, malformazione) e βίωσις (bíōsis → tenore di vita), derivato, a sua volta, da βιόω (bióō → vivere) e -ωσις (-ōsis → suffisso indicante una condizione, uno stato o un processo).
La disbiosi intestinale è una una condizione di alterazione inerente il tratto digestivo; anche se questa è una delle manifestazioni più frequenti, la disbiosi può interessare qualsiasi distretto corporeo: il concetto di fondo è la presenza di iperproliferazione microbica, superinfezione batterica o disbatteriosi (dysbacteriosis) che dir si voglia, ovvero di uno squilibrio nei rapporti fra le popolazioni microbiche che compongono il microbiota, frequentemente conseguente ad un’alterazione dell’ecosistema presente all’interno del tubo gastro-enterico.
sintomi
Cattiva digestione e dispepsia; bloating, gonfiore, meteorismo e flatulenza; algia addominale, coliche, dolore spastico acuto, spesso caratterizzato da accessi parossistici intervallati da periodi di remissione sono alcuni dei sintomi più diffusi in caso di infiammazione acuta dell’intestino dipendente dalla disbiosi intestinale: l’irritazione causata dalla disbiosi, infatti, può portare a disturbi legati alla digestione e ad alcune intolleranze alimentari indirette, ossia a quelle non direttamente legate ad un uno specifico alimento.
L’infiammazione causata dalla disbiosi può provocare forme di malassorbimento dovute alla flogosi dei villi intestinali, che non riescono più ad assorbire le sostanze nutritive ingerite, causando, talvolta, quadri di leaky gut syndrome o M.I.C.I., che in alcuni casi si manifestano come quadri di infiammazioni cronica a bassa intensità oppure manifestazioni come la S.I.B.O. o la sindrome dell’intestino irritabile.
In alcuni casi si possono manifestare eruttazioni e rigurgito, M.I.R.G.E, nausea e persino vomito, disturbi dell’alvo (stitichezza alternata a diarrea, steatorrea …), candidosi o parassitosi; soprattutto nella donna, la disbiosi intestinale può essere responsabile di infezioni genitali ricorrenti, come la candidosi vaginale. Talvolta anche i disturbi del sonno, i cambiamenti dell’umore, una maggiore suscettibilità alle infezioni e ridotta efficienza fisica possono essere cintomi della disbiosi intestinale, con interessamento della valvole ileo-cecale o della valvola di Huston.
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