definizione
Procedura di detossificazione finalizzata al ripristino delle condizioni metaboliche ottimali del fegato: fisiologicamente questa ghiandola svolge un ruolo chiave nel metabolismo organico e può essere considerato un crocevia di tutti i processi biochimici del corpo. Fra le differenti attività del fegato, il compito di “disattivare” ed eliminare le tossine risulta prioritario: l’organo lavora essenzialmente come un potentissimo “inertizzatore” di molecole potenzialmente velenose che circolano nel nostro organismo, essendo capace di “disattivare” l’azione tossica: attraverso processi di biotrasformazione il fegato ha generalmente l’obiettivo di rendere maggiormente solubili e non tossiche le molecole dannose; le tossine così metabolizzate sono dirottate o verso la bile per venire eliminate con le feci o verso i reni per essere escrete con l’urina.
Durante questi processi possono essere prodotti intermedi ossidanti ed in grado di provocare danni alle strutture cellulari; l’esposizione cronica a sostanze nocive (noxae) possono aumentare lo squilibrio metabolico dell’organo, riducendo la funzionalità del fegato, con possibile maggior rischio di accumulo di tossine sia a livello locale, sia a livello sistemico. L’alimentazione e lo stile di vita; il grado di esposizione alle tossine ambientali, a farmaci, a sostanze contaminanti il cibo o xenobiotici; le varianti genetiche, l’età ed il sesso sono tutti fattori che possono saturare le capacità detossificanti del fegato.
È possibile effettuare percorsi di detossicazione epatica, con l’obiettivo di rafforzare le capacità e la funzionalità dei sistemi di eliminazione delle molecole tossiche, migliorando il metabolismo, riducendo i processi infiammatori e riportando alla normalità i processi di detossificazione epatica, migliorando il funzionamento del tratto gastrointestinale e del sistema renale, che posseggono un ruolo fondamentale per permetter un processo di detossificazione davvero completo ed efficace.