definizione
Si parla di ciclo mestruale, riferendosi al complesso di modificazioni cui vanno incontro gli organi riproduttori della donna indicativamente ogni 28 giorni circa, e la cui manifestazione più appariscente è il flusso di sangue attraverso la vagina, chiamato mestruazione.
Sinonimo di catameniale, talvolta viene utilizzato anche nella sua forma più arcaica, menstruale (mènstrüale), l’aggettivo mestruale è derivato dal latino menstrualis (→ d’ogni mese; dei mestrui): l’uso grammaticale al plurale indica una data ciclicamente ricorrente; il sostantivo mestruo discende dall’avverbio di tempo menstrŭum (→ una volta al mese), che a sua volta origina dalla radice greca μην (mēn → mese).
ritmi circamensili nella donna
Durante il ciclo mestruale avvengono modificazioni ormonali e funzionali dell’organismo, dipendenti dall’interazione fra gli estrogeni ed il progesterone: nella prima parte del ciclo, l’ormone FSH induce crescita dell’endometrio e del follicolo ovarico mentre nella seconda parte l’LH prepara la cavità uterina ad accogliere l’eventuale ovocita fecondato.
Se non vi è fecondazione la parte dell’endometrio preposta all’attecchimento (decidua), cade, provocando il flusso mestruale cioè la mestruazione: l’espulsione della parte decidua dell’endometrio tramite la mestruazione è accompagnata da contrazioni uterine, che possono essere dolorose (dismenorrea).
Alterazioni del ciclo e del flusso mestruale dipendono da molteplici cause: neuro-endocrine, psichiche, ovariche, uterine, organiche.
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