definizione
Detta anche causa favorente (o fattore) può essere considerata come la causa che facilita l’azione di altre cause, anche se in genere sarebbe più corretto parlare di “cause coadiuvanti” in quanto, raramente ve n’è solamente una: potrebbe essere assimilato al concetto di cofattore eziologico nella patogenesi delle malattie.
L’aggettivo coadiuvante è il participio presente del verbo latino coadiuvare, composto di co-, forma abbreviata nelle parole composte di cum (→ con, assieme) ed adiuvare «(→ aiutare) e presuppone l’azione di prestare la propria opera di collaborazione, cooperare o concorrere a un determinato effetto: un aiutante che lavora assieme ad un altro per favorirne l’azione.
Ugualmente il termine favorente esprime il concetto di concausa, cioè di fattori che collaborano con le cause essenziali al manifestarsi della malattia: talvolta gli agenti causali, pur essendo necessari per l’insorgenza della malattia, possono dimostrarsi insufficiente, perché incapaci, da soli, di determinare la malattia e solo in presenza di altre concause o fattori favorenti, predisponenti o coadiuvanti, si potrà sviluppare effettivamente la malattia; participio presente di favorire (favere), a sua volta derivato dal latino favor, esprime il concetto di agevolare, facilitare, (non com.) favoreggiare, incoraggiare, promuovere, sostenere.
considerazioni
Benché risulti evidente che le cause coadiuvanti partecipino solo mediatamente alla genesi del processo patologico, non si deve sottovalutare la loro importanza dato che, se si devono all’agente determinante le modificazioni anatomiche o fisiologiche di una certa alterazione o disfunzione, i fattori favorenti determinano l’incidenza della malattia ed eventualmente ne condizionano il decorso e la gravità o ne condizionano la prognosi. Per molti agenti causali, poi, si può osservare un interscambio di azione, comportandosi talvolta da cause determinanti e talaltra da fattori favorenti: il discriminante, spesso è l’intensità di azione o la durata dello stimolo oppure il contesto in cui agiscono o il modo in cui operano.
Gli esempi sono innumerevoli: una carenza vitaminica, che in determinati contesti può essere un fattore favorente, può divenire una avitaminosi, trasformando la mancanza nutrizionale in patologia; una diminuzione delle difese immunitarie dipendente da un dis-stress cronico, può essere l’agente causale di una patologia immunitaria essere l’agente determinante a superinfezioni eventuali; una situazione di dis-confort può essere una condizione favorente uno stato di ansia, ma perdurando o incrementandosi, può essere la causa di quadri psicologici anche gravi.
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