definizione
Ione positivo, dotato cioè di carica positiva: specie chimica, formata da uno o più atomi, che ha ceduto uno o più elettroni (contraddistinti da elettro-positività); composto di cat(odo) e ione, deriva il proprio nome dal fatto che migra al catodo (dal greco κάθοδος → discesa) quando sottoposto ad azione di un campo elettrico.
Questo termine fu introdotto da Faraday in riferimento alle specie chimiche che si dirigono verso il catodo durante l’elettrolisi, anche se non aveva però un’idea chiara sulla natura di queste particelle: si dovette aspettare la fine del secolo XIX perché Arrhenius, nella sua tesi di dottorato, formulasse il concetto in maniera più compiuta, ovvero che alcuni composti chimici (che oggi chiamiamo ionici), dissolvendosi in acqua, si scindano in particelle cariche positivamente (cationi) e negativamente (anioni).
A seconda della configurazione elettronica dell’atomo o della molecola ed a seconda del processo di ionizzazione subìto, si possono avere cationi con una o più cariche positive, ovvero sono specie chimiche in cui il numero dei protoni presenti è maggiore di quello degli elettroni; i cationi vengono generalmente rappresentati con il loro simbolo chimico munito, a esponente, di tanti segni+ o, al loro posto, di tanti puntini quante sono le cariche possedute: il protone isolato H+, gli ioni sodio Na+, o quelli magnesio Mg++, quelli ammonio NH4+, anche se, più modernamente, si pone a esponente il numero corrispondente alla carica, seguito da un segno+.
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