definizione
Le funzioni cognitive sono abilità organizzate dal cervello che regolano il rapporto con l’ambiente esterno: sono capacità che si acquisiscono fin dalla nascita e che vanno costantemente rinforzate nel corso del tempo e in caso di età avanzata anche riabilitate; quando si parla di funzioni cognitive si parla di attenzione, memoria, orientamento, linguaggio, abilità visuo-spaziali, abilità prassiche e funzioni esecutive.
L’attenzione è la capacità di concentrarsi sulle informazioni più importanti tra tutte quelle disponibili e ignorare quelle meno importanti: un “filtro” che decide quali informazioni sono utili e quali invece non lo sono, focalizzandosi sulle cose che ci interessano maggiormente; vi sono diversi tipi di attenzione: selettiva, sostenuta e divisa. L’attenzione selettiva è un “faro” che illumina le informazioni rilevanti, facendoci concentrare su ciò che si dice, eliminando i rumori di sottofondo. L’attenzione divisa è un grande incrocio, dove dobbiamo coordinare più canali sensoriali, udito, vista riuscendo a percepire e selezionare stimoli diversi. L’attenzione sostenuta è la capacità di mantenere l’attenzione per un tempo protratto.
La memoria è la capacità del cervello di conservare informazioni, cioè la funzione mentale volta all’assimilazione, alla ritenzione e al richiamo, sotto forma di ricordo, di informazioni apprese durante l‘esperienza o per via sensoriale. La memoria possiede un magazzino a breve termine e un magazzino a lungo termine, se le informazioni sono poco importanti vengono perse (oblio), se sono importanti passano al secondo magazzino (memoria a lungo termine).
Le funzioni esecutive permettono di pianificare e portare a termine comportamenti orientati a uno scopo (es. lavarsi i denti), raccogliere le informazioni e realizzare un qualcosa. Sono funzioni di controllo che lavorano su informazioni che ricevono da memoria, linguaggio e percezione. Le funzioni esecutive includono: pianificazione, organizzazione, ordinare in sequenza e ragionamento astratto.
Il linguaggio è un’attività che caratterizza gli esseri umani ed è la capacità di usare le parole o i segni, combinandoli in frasi, per comunicare. La comunicazione può essere verbale o non verbale, il non verbale è il linguaggio del corpo, la mimica. L’abilità di usare il linguaggio del corpo è una capacità molto importante e funzionale.
L’abilità prassica è la capacità di svolgere movimenti volontari complessi con o senza significato. Immaginiamo di avere in mano un rastrello, come si usa? Come si usa invece una spazzola? Qual è il gesto per dire che “è tardi”?
Le abilità visuo-spaziali ci permettono di valutare lo spazio visivo e cercare ciò che ci interessa, relazionarci con lo spazio e gli oggetti intorno a noi. Ogni giorno ognuno di noi utilizza queste abilità per svariate attività come orientarsi, muoversi in una stanza, giocare con la palla, disegnare.
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