definizione
L’acido laurico, noto anche come acido dodecanoico, è un acido grasso saturo a catena lineare con dodici atomi di carbonio (C12H24O2), con formula CH3(CH2)10COOH; dal latino laurus (→ alloro) e -ico che indica un elemento combinato chimicamente: l’acido laurico è presente in elevata quantità nell’alloro ed ha un lieve odore di alloro, da cui il nome che gli stato attribuito. Dodecanoico, dal greco δώδεκα (dôdeka → dodici), col suffisso –oico (che in chimica organica indica un acido carbossilico).
Oltre che nell’alloro, l’acido laurico è presente anche nel latte umano (5.8% dei grassi totali), di mucca (2.2%), e di capra (4.5%), nei latticini, nei grassi animali e negli oli tropicali: l’acido laurico è il componente principale dell’olio di cocco e dell’olio di palmisto; le maggiori concentrazioni di acido laurico si riscontrano nell’olio di cocco, che pur essendo ricco di grassi saturi, ha un potere aterogeno modesto (al contrario dell’acido palmitico e dell’olio di palma). L’acido laurico è un acido grasso con effetto pressoché neutro sui lipidi plasmatici, o comunque inferiore rispetto al palmitico ed al miristico: è stata infatti dimostrata la sua capacità di aumentare significativamente i livelli di colesterolo totale, innalzando soprattutto la frazione HDL ed esplicando in tal senso un effetto potenzialmente protettivo sul rischio cardiovascolare.
L’acido laurico (o i suoi derivati), nel settore industriale, viene utilizzato per la produzione di saponi e detergenti, deodoranti o cosmetici che richiedono la presenza di sostanze naturali ad effetto antisettico; nell’ambito alimentare è noto per le proprietà antibatteriche: una volta ingerito, infatti, l’acido laurico viene convertito in monolaurina, un monogliceride dalle proprietà antivirali, antimicrobiche, antiprotozoarie ed antifungine.
l’acido laurico nell’alimentazione
Membro della famiglia degli acidi grassi a catena media (M.C.F.A.), appartenendo alla categoria degli acidi organici, contiene un gruppo carbossilico: a temperatura ambiente si presenta come un solido bianco tendente al giallastro, altamente insolubile in acqua a causa del prevalere della parte idrocarburica apolare e quindi idrofoba (coda) sulla parte polare costituita dal gruppo carbossilico che è idrofilo (testa). Trattandosi di un acido grasso a media catena, una volta ingerito con gli alimenti viene assorbito con facilità, bypassando la circolazione linfatica e giungendo direttamente al fegato, dove viene metabolizzato a fini perlopiù energetici.
In virtù delle riconosciute proprietà antisettiche, l’acido laurico viene considerato da come un acido grasso condizionatamente essenziale, poiché in determinate condizioni fisiopatologiche, come ad esempio un’infezione, può essere un nutraceutico in grado di supportare l’organismo: le sue proprietà anti-infettive possono svolgere un ruolo nella gestione della Candida Albicans (moniliasi) e Tinea Pedis (piede d’Atleta) e nella lotta ai virus quali l’Herpes Simplex.
L’acido laurico aumenta il colesterolo totale nel siero più di molti altri acidi grassi, ma soprattutto lipoproteine ad alta densità (HDL), con un effetto favorevole sul colesterolo totale rispetto a qualsiasi altro acido grasso saturo o insaturo, contribuendo a ridurre il rischio aterosclerotico.