acido aspartico

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definizione

Amminoacido non essenziale, la cui catena laterale è polare; è una molecola chirale, che presenta una catena laterale acida carica negativamente a pH fisiologico, che può reagire con altri amminoacidi, enzimi e proteine: la forma ionizzata dell’amminoacido prende il nome di aspartato, mentre l’ammide dell’acido aspartico è l’asparagina, un altro dei 20 amminoacidi.

L’aspartato nel cervello agisce come un neurotrasmettitore eccitatorio e stimola i recettori NMDA, anche se non così fortemente come il glutammato; è coinvolto anche nel ciclo dell’urea ed è inserito fra gli amminoacidi glucogenici, in quanto l’ossalacetato, che è un precursore del glucosio, viene prodotto direttamente dalla transaminazione dell’aspartato: anche l’asparagina che viene idrolizzata in aspartato tramite la L-asparaginasi, porta alla formazione di ossalacetato.

Il farmacista francese Auguste-Arthur Plisson, nel 1827, isolò l’acido aspartico dopo aver fatto reagire l’asparagina, ottenuta dal succo di asparago, con idrossido di piombo: chiamò l’acido ottenuto “acide aspartique“, dal latino aspăragus (→ asparago).

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