nutrire il cervello

Il cervello umano, il più mirabile frutto dell’evoluzione, è caratterizzato dalla capacità di elaborare enormi quantità di informazioni, per poter riconoscere ciò che accade nel corpo o nel mondo esterno ed interagire con i cambiamenti e gli stimoli che subisce; la complessità di questi adattamenti richiede la presenza di un sistema nervoso complesso ed organizzato che necessita lo sviluppo di connessioni articolate e multiformi fra le differenti cellule nervose (neuroni), vere e proprie “reti neurali” (network informazionali),  per poter svolgere al meglio il proprio compito.

Questo sistema, caratterizzato da miliardi di interconnessioni che elaborano continuamente informazioni al fine di offrire risposte adeguate, richiede un ambiente ottimale e un apporto continuo di energia per poter lavorare al massimo delle sue potenzialità; non di rado, però, lo stress riduce la capacità delle reti neurali di rispondere in modo adeguato ed efficace ai cambiamenti a cui siamo sottoposti: uno degli elementi cardine alla base di questa perdita di efficienza è l’alterazione dell’apporto sanguigno nelle aree cerebrali attive che causa una riduzione di energia a disposizione delle cellule nervose, quando, viceversa, si renderebbe necessario un suo incremento.

Anche se attraverso tecniche di reset (quali la normalizzazione del ritmo cranio-sacrale o la stimolazione dei riflessi di Bennett) è possibile ripristinare la corretta funzionalità vascolare, l’utilizzo di preparati nootropici, vere e propri “ricostituenti cerebrali”, ovvero sostanze che mirano a migliorare il trofismo delle cellule nervose o della trasmissione nervosa agendo come “smart nutrients”, può rendere più efficace e duraturo l’effetto di questi interventi di riequilibrazione.

sommario:
cosa sono le reti neurali?
⇒ connettività neuronale e nutrizione
complete neuro: ridurre lo stress ossidativo
total brain: un nootropo per l’integrazione emisferica e la funzionalità cerebrale
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total enzymes

Tutti i cibi naturali (cioè non processati) contengono gli enzimi necessari per permetterne un’appropriata digestione, nelle quantità proporzionali, per favorire l’eventuale processo di decomposizione e trasformazione: queste stesse sostanze enzimatiche sono in grado di favorirne l’assorbimento quando assunti nell’alimentazione.

sommario:
⇒ la digestione enzimatica
⇒ importanza del processo enzimatico
⇒ carenze enzimatiche e disfunzioni organiche
⇒ Total Enzymes: enzimi per ogni occasione
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confort food: il cibo che consola

… sapori rassicuranti,
tranquillizzanti, rasserenanti …
stimolanti o gratificanti, spesso nostalgici … 

… che ci ricordino la genuinità dei cibi che mangiavamo dalla nonna o che siano «junk food», pieni di grassi, salse e conservanti, il “cibo che consola”, che ci vezzeggia, che ci vizia e ci lusinga, che ci rincuora e riscalda nei momenti “no” della nostra vita, ricordandoci l’infanzia, i momenti felici …

Alzi la mano chi non ha sentito il bisogno, almeno una volta ogni tanto, di lasciarsi lusingare da qualche alimento capace di coccolarci! … da quel cibo o da quella pietanza di cui sentiamo il bisogno per tirarci su, che ci sembra in grado di ristorarci nell’anima, rinfrancarci nel corpo: un cordiale che ci scalda il cuore od un piatto che, dopo una giornata decisamente negativa, ha il potere di farci sentire protetti, coccolati o appagati!

Ognuno ha il proprio confort food, ognuno ha il suo personale ed unico cibo del cuore, che ci accompagna per tutta la vita, che ci gratifica, rassicura, calma e, talvolta, è in grado di “anestetizzare” la nostra tristezza o melanconia.

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⇒ «confort food»: definizione
⇒ «confort food» e la sindrome di Proust
la buona abitudine della felicità
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